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Correlazione tra uso del telefono e neurinoma dell’acustico: la sentenza della Corte d’Appello di Torino
- 23 Gennaio 2020

CORRELAZIONE TRA USO DEL TELEFONO E NEURINOMA DELL’ACUSTICO: LA SENTENZA DELLA CORTE D’APPELLO DI TORINO
E’ notizia di questi giorni la sentenza della Corte d’Appello di Torino riguardo la connessione tra l’utilizzo (abuso) del cellulare e l’insorgenza del tumore al cervello.
La decisione dei giudici di secondo grado è arrivata in seguito alla causa mossa da un dipendente di una nota compagnia telefonica italiana colpito da neurinoma del nervo acustico, una forma di tumore benigno ma invalidante.
Uso del telefono e neurinoma
I giudici hanno confermato la sentenza pronunciata dal Tribunale di Ivrea nel 2017, condannando l’INAIL a risarcire il lavoratore corrispondendogli una rendita vitalizia da malattia professionale.
Tuttavia non è la prima sentenza in merito a questo argomento, infatti, già nel 2012, la Corte di Cassazione condannò l’Istituto a versare una rendita vitalizia a un lavoratore colpito da neurinoma per l’uso di cordless e cellulari.
Uso del telefono e neurinoma
Non sono dello stesso avviso i ricercatori dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), i quali sostengono che l’ipotesi della connessione tra uso prolungato del cellulare e insorgenza di tumori al cervello non è fondata su basi scientifiche. Al momento, infatti, esistono solo dei sospetti che non sono stati confermati, poiché gli studi che dimostrano una correlazione tra esposizione ai campi elettromagnetici generati dai telefoni cellulari e insorgenza del tumore al cervello sono davvero pochi.
Inoltre, tali studi presentano dei problemi dal punto di vista metodologico, poiché sono indagini retrospettive effettuate su individui che hanno già avuto la diagnosi di tumore e che, al momento dell’indagine, dichiarano (sovrastimando) di aver utilizzato eccessivamente il telefono cellulare.
Uso del telefono e neurinoma
Si ricorda che l’esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici è normata dal D. Lgs. 81/08 Titolo VIII, Capo IV e pone in capo al Datore di Lavoro l’obbligo della valutazione del rischio. All’interno del Titolo VIII vengono determinati i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz durante lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Uso del telefono e neurinoma
Si raccomanda, pertanto, di utilizzare con moderazione gli smartphone, in particolar modo per le fasce di età più giovani in quanto più sensibili ai campi elettromagnetici, tuttavia in assenza di dati scientifici evidenti e tangibili non bisogna farsi prendere dal panico quando dobbiamo rispondere ad una telefonata!!
Articolo a cura del Dott. Francesco D’amico
Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro