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L’alimento come fattore di rischio: il Virus dell’Epatite
- 30 Aprile 2019

Al giorno d’oggi si parla molto di sicurezza alimentare e di tutele per il consumatore: sappiamo, infatti, che l’OSA deve garantire la salubrità dei prodotti alimentari durante le varie fasi di processo e lungo TUTTA la filiera.
Ma qual è il motivo di tanta attenzione da parte delle istituzioni?
La prevenzione delle malattie a trasmissione alimentare determina il ruolo sociale di una Paese, ne rivela il suo progresso ed è indice di una condizione igienico-sanitaria idonea per la popolazione che lo abita.
In alcuni alimenti sono normalmente presenti alcuni batteri (formaggi, vino, birra), microrganismi che permettono di effettuare la fermentazione, ad esempio, innocui per la salute dell’uomo. Quando parliamo di microrganismi patogeni, invece, ci imbattiamo in quel tipo di batteri che possono cagionare malattia nell’uomo e che giungono nell’alimento a causa di una sua contaminazione.
Avete mai sentito parlare del Virus dell’Epatite?
Vi sono diversi tipi di Epatiti virali: HAV, HBV, HCV, HDV, HEV, ma solo per l’HAV e per l’HEV la trasmissione avviene prevalentemente per via oro-fecale.
Nel 2019, EFSA individua tra i principali agenti virali connessi ai focolai di malattie a trasmissione alimentare il virus dell’Epatite A, il Virus dell’Epatite E e il Norovirus.
L’Epatite E (HEV) è una malattia che assume una rilevanza fondamentale in termini di rischio per chi la contrae ed è anche la malattia per cui, negli ultimi 10 anni, si è registrato un aumento fino a dieci volte.
L’Epatite E (HEV) e l’Epatite A (HAV) sono malattie a carico del fegato trasmesse per via oro-fecale ovvero a causa di ingestione di alimenti o acqua contaminati da feci infette.
I dati epidemiologici europei relativi alla trasmissione di HEV pubblicati nel 2017 dall’ECDC (European Centre for Desease Prevention and Control) evidenziano tra le zone con il maggior numero di segnalazioni il Regno Unito, la Germania e la Francia.
In Italia, invece, nel corso del 2018 sono stati notificati 49 casi di Epatite E.
E’ stato stimato che la via principale di infezione può essere individuata nella carne di suino o nel fegato di suino consumati crudi o poco cotti. Numerosi studiano infatti confermano che una misura di prevenzione per ottemperare a tale rischio è la cottura della carne.
Altri fattori di rischio potrebbero essere il lavaggio di frutta o verdura consumate crude con acqua contaminata, una non corretta gestione degli scarichi fognari o un non corretto controllo delle acque destinate al consumo umano, tutti fattori che aumenterebbero la potenziale trasmissione del Virus.
Articolo a cura della Dott.ssa Rachele Badalamenti